Il genocidio del 1994 contro i Tutsi rimane uno dei capitoli più bui della storia umana. In soli 100 giorni, oltre un milione di vite innocenti sono state perse, lasciando il Ruanda profondamente segnato. Sull'onda di questa tragedia inimmaginabile, è stata fondata Ibuka, un'importante organizzazione dei sopravvissuti, per preservare la memoria delle vittime e promuovere la guarigione attraverso la giustizia, la riconciliazione e l'istruzione. Ibuka, che significa "Ricorda" in kinyarwanda, svolge un ruolo cruciale nell'assicurare che le lezioni del passato non vengano mai dimenticate, mentre sostiene il benessere e la dignità dei sopravvissuti. Oggi, rappresenta un faro di speranza, simboleggiando la resilienza e l'unità che hanno guidato il notevole cammino del Ruanda verso la pace e la ripresa.